Nel 2019 L’amministrazione comunale di Campo nell’Elba ha intitolato la pineta di Marina di Campo all’Ingegner Camillo Gervasio Gentini. Camillo, campese doc è colui che ha fatto nascere la grande pineta a ridosso della spiaggia di Marina di Campo . E’ stata sua l’idea seminare la pineta seguendo l’esempio di quanto già avvenuto in Versilia. Lo fece nei terreni incolti proprietà del padre, all’epoca, delegato del porto.
La Pineta di
Camillo Gervasio Gentini
L’ingegnere Camillo Gervasio Gentini, conosciuto da tutti come Camillo, è nato a Campo nell’Elba nel 1884 da Odoardo Gentini e Violetta de Gregori ed è morto a La Spezia nel 1974 dove si era trasferito. Ha partecipato al primo conflitto mondiale. Colonnello di Artiglieria nel 1915 è stato insignito della croce al valore. Si è laureato in Ingegneria civile a Pisa nel 1922. Nei primi anni del Novecento si era innamorato della pineta della Versilia.
Da qui l’idea di raccogliere pinoli per seminarli sul terreno dunale di proprietà della famiglia a Marina di Campo facendosi aiutare dai bambini del paese in cambio di una mancetta di 10 lire.
La storia tramandata in famiglia vuole che Camillo pianti il primo pinolo in celebrazione della nascita della nipotina Mariannina a Marzo 1924.
Quando Camillo offre i terreni al Cervini , già proprietario di tutto il Baccile lui risponde che della sabbia non sapeva che farsene, lui voleva solo terreni coltivabili.
Così era il pensare all’epoca quindi una parte dei terreni vennero venduti per poche lire ai campesi che hanno poi rivenduto ad altri, mentre la parte conosciuta oggi come “La Pinetona” è stata donata dall’Ing Gentini al comune per il godimenti di tutti.
Da sempre La Pinetona è apprezzata da turisti e residenti .
Dopo la nascita della pineta a metà del secolo scorso vi fu costruito, dove oggi si trova un grande residence, il “Club Mediterranée” uno dei primi villaggi turistici aperti in Italia. Dalle foto dell’epoca si intravedono i piccoli pini in mezzo alle tende e bar in stile polinesiano.
Camillo si è sempre speso per il bene del proprio territorio, poliedrico e lungimirante oltre la pineta ha realizzato la centrale elettrica per poter ottenere la prima illuminazione pubblica del paese.
Nei primi anni venti ancora si illuminavano le case del paese con le candele. Aprì anche un negozio distilleria per la vendita di distillati da alambicco in centro storico a Marina di Campo.
E’ stato direttore dell’Ansaldo e anche uno dei primi soci del Cai e dell’Automobil Club d’Italia. Camillo Gentini è sepolto, come da sua volontà, nel cimitero nuovo di Marina di Campo. Il figlio Edoardo, con la moglie Daniela tornano ancora a Marina di Campo, con figlie e nipoti, nella casa di famiglia al porto.